Eugenio Jona

Mi spiace non aver potuto partecipare alla cerimonia di congedo del prof. Jona, un antifascista, un ambientalista, un intellettuale di sinistra, un professionista capace di progettare il futuro e far crescere una generazione di giovani medici specializzati in vari settori, di costruire insomma un ospedale per quella che è la sua parte più importante, l’équipe sanitaria. Davanti alla scomparsa di una persona che ha dedicato la propria esistenza alla salute altrui mi tornano in mente i versi di Sofocle: ἄπορος ἐπ᾽ οὐδὲν ἔρχεται/ τὸ μέλλον: Ἅιδα μόνον φεῦξιν οὐκ ἐπάξεται:/νόσων δ᾽ ἀμηχάνων φυγὰς ξυμπέφρασται... (“non c’è novità che l’uomo affronti/ senza mezzi, da Ade soltanto/ non troverà scampo/, anche se ha escogitato la salvezza/ da morbi incurabili…”). A Thanatos Eugenio ha conteso tutto lo spazio che la natura umana consente.

Ricordiamo con affetto il caro Eugenio Roberto e Annamaria Possolo